Assegno Unico: cambiamenti a partire dal 2023, ecco cosa devi sapere
Assegno Unico, aria di novità a partire dall’anno 2023: stop alle domande all’INPS. Cosa cambia? Chi lo ha già ricevuto non deve presentare alcuna istanza.
C’è aria di cambiamenti in merito all’Assegno Unico, che a partire dal mese di gennaio 2023, dovrebbe essere liquidato in automatico a tutte le famiglie che hanno già presentato la domanda. Quindi, non sarà necessario ripresentare una nuova istanza. L’unica cosa che i beneficiari dovranno fare è quello di rinnovare l’ISEE.
Come ha annunciato l’INPS, si tratta di una misura volta a semplificare i rapporti con l’utenza. Si vuole erogare ai cittadini un servizio innovativo e si punta a valorizzare le banche dato dell’INPS.
Coloro che nel corso dell’arco temporale gennaio 2022 e febbraio 2023 abbiano presentato la domanda per richiedere l’Assegno Unico per i figli a carico, potranno beneficiare dell’erogazione d’ufficio della prestazione da parte dell’INPS, senza dover presentare una nuova istanza.
Per modificare i dati già inoltrati con la domanda di assegno unico trasmessa all’INPS è necessario comunicare le variazioni entro il 28 febbraio 2023. È necessario procedere all’integrazione della domanda già precedentemente trasmessa.
Nel caso in cui non si abbia mai inviato la domanda per richiedere l’Assegno Unico, è possibile presentare l’istanza con queste modalità:
Tutti i beneficiari che abbiano già inviato o meno la domanda per richiedere l’Assegno Unico devono rinnovare l’ISEE, procedendo alla presentazione della nuova DSU per l’anno 2023. Si tratta di un onere previsto in capo a tutti i soggetti istanti dell’Assegno Unico.
Con l’inizio dell’anno 2023 ci sono tante novità in arrivo in merito ai nuovi limiti ISEE, che aumenteranno per adeguarsi alle variazioni dell’indice del costo della vita registrate dall’ISTAT. Verranno rivisti al rialzo gli importi dell’assegno unico e i limiti ISEE: il valore Isee per ottenere l’importo pieno dovrebbe passare da 15.000 a 16.200 euro. Anche la soglia di ISEE più elevata dovrebbe cambiare e passare da 40.000 euro a 43.200 euro. L’importo minimo potrebbe passare da 50 euro a 54 euro.
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