Stonehenge era utilizzato come calendario? Ecco la conferma e il funzionamento

Stonehenge era utilizzato come calendario? Ecco la conferma e il funzionamento

I ricercatori dicono di aver scoperto quella che era la vera funzionalità del sito di Stonehenge: serviva come calendario solare e, sorprendentemente, includeva anche i giorni bisestili!

Stonehenge potrebbe finalmente diventare un po’ meno misterioso. Continua a leggere per saperne di più!

Stonehenge era utilizzato come calendario? Ecco la conferma e il funzionamento

Il calendario perpetuo di Stonehenge

Uno nuovo studio pubblicato sulla rivista Antiquity getta nuova luce sullo scopo del famoso sito inglese: essere un calendario perpetuo o meglio un “calendario 3D” visibile a tutti e basato sull’anno solare. A rendere nota la scoperta è l’autore dello studio, il professor Timothy Darvill dell’Università di Bournemouth. Egli sostiene che le pietre più grandi, conosciute come sarsens, contengono la chiave per l’uso della struttura come “elementi costitutivi di un calendario perpetuo semplice ed elegante basato sui 365, 25 giorni solari in un anno tropicale medio“. Un calendario diverso dal nostro ma comunque di facile lettura.

Com’è composto il calendario di Stonehenge

Le pietre più grandi, i sarsen, sono composte da  Trilithons, Sarsen Circle e Station Stone Rectangle e sono state “installate” tra il 2620 e il 2480 B.C.

Il Cerchio di Sarsen, ovvero la parte visivamente più distintiva del sito, è composto da 30 pietre sarsen verticali collegate da 30 architravi per ogni cima. L’obiettivo, dice Darvill, era “formare un circuito completo“.  Il motivo per il quale ora questo cerchio non appare completo è perchè, secondo Darvill, alcune delle pietre sono cadute a terra o sono scomparse perchè rubate durante l’antichità.

Il cerchio ha una composizione ben precisa: ogni monolite all’interno del cerchio rappresenta un giorno da 1 a 30 (numerate da S1 a S30). Oltre a questo ci sono 4 pietre esterne, in formazione rettangolare che rappresentano gli anni bisestili contengono ovvero di aggiungere un giorno in più al mese intercalare (o bisestile) ogni quarto anno.

«Ognuna delle 30 pietre nel cerchio di sarsen rappresenta un giorno del mese, che è diviso in tre periodi di 10 giorni», spiega Darvill: «moltiplichiamo per 12 e otteniamo 360. Aggiungendo altri 5 giorni dai triliti centrali si arriva a 365.»

“Trovare un calendario solare rappresentato nell’architettura di Stonehenge apre un modo completamente nuovo di vedere il monumento”, ha detto Darvill, “un luogo in cui i tempi delle cerimonie e delle feste erano collegati al tessuto stesso dell’universo e ai movimenti celesti nei cieli”.

 

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