Spostamento di denaro fuori dall’Italia: quando non si infrange la legge

Spostamento di denaro fuori dall’Italia: quando non si infrange la legge

Soprattutto con l’esplosione degli investimenti “facili” grazie ai numerosi portali di investimento, trading e ETF sorti nell’ultimo periodo, sono molti gli italiani che si stanno chiedendo, per non dover pagare la tassazione al 26% sulle plusvalenze, come fare per trasferire i soldi all’estero. 

Vediamo insieme se si possono trasferire i soldi all’estero e quando questa pratica è assolutamente legittima e legale.

Spostamento di denaro fuori dall’Italia: quando non si infrange la legge

I requisiti essenziali per trasferire denaro all’estero

La prima cosa da verificare se si vogliono trasferire soldi all’estero è l’assicurarsi che la provenienza del denaro sia lecita (ovvero, a titolo di esempio, risparmi, redditi regolarmente dichiarati nel tempo etc).

Diversamente, se si tratta di denaro non lecito perchè magari proveniente da lavoro in nero o da attività contrarie alla legge, questi deve essere dichiarato in dogana e nel modello 730 o Unico.

In quali casi si trasferisce all’estero denaro

Le motivazioni per le quali solitamente una persona trasferisce all’estero del denaro possono essere:

  • trasferimento della residenza presso un altro paese;
  • trasferimento di somme per investimenti siano essi finanziari piuttosto che per l’apertura di attività;
  • necessità di gestire il patrimonio presso un paese diverso da quello di residenza ove magari vi è maggiore stabilità politica;

Come si può trasferire il denaro all’estero

Per spostare il denaro dall’Italia all’estero esistono sostanzialmente tre modalità tra le quali si può scegliere ovvero:

  • prelevare il denaro in contante e spostarlo fisicamente;
  • trasferirlo in modalità telematica;
  • avvalersi di società di intermediari specializzati nel money transfer;

Vediamo ora nella pratica, come si possono trasferire i soldi all’estero.

Trasferire fisicamente denaro all’estero

Se si vuole portare fisicamente il denaro all’estero questo è classificato come “passaggio di denaro alla frontiera” ed è disciplinato dal D.Lgs. n. 195/2008 (G.U. n. 191/2008), approvato in attuazione del Regolamento Comunitario n. 1880/2005.

Attenzione perchè, trasferendolo fisicamente bisogna ricordarsi che se l’importo è pari o superiore alla soglia di €. 9.999,99, chi effettua il trasferimento ha l’obbligo di rilasciare una dichiarazione alle autorità competenti (Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane Istituti bancari, o Guardia di Finanza).

La comunicazione deve essere fatta 48 ore prima del trasferimento effettivo dei soldi e deve contenere:

  • le generalità del contribuente che effettua il trasferimento e di chi eventualmente lo riceve;
  • la provenienza dei fondi trasferiti;
  • il possibile utilizzo del denaro;

Se vengono violate le attività previste dal decreto, in particolare si omette di comunicare che si stanno trasferendo cifre superiori i 9.999 euro, si pagano le sotto indicate sanzioni:

  • dal 10% al 30% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto a 10.000 euro, se tale valore (eccedente) non è superiore a 10.000 euro;
  • dal 30% al 50% dell’importo trasferito o che si tenta di trasferire in eccedenza rispetto a 10.000 euro, se tale valore (eccedente) è superiore a 10.000 euro;

Trasferimento in modalità telematica

La modalità più sicura è sicuramente quella telematica offerta solitamente dagli istituti bancari E’ bene fare attenzione che non vengano applicate commissioni e ricordarsi che tutte le attività fatte in maniera telematica sono tracciabili. Ovvero ogni movimento viene segnalato all’Agenzia delle Entrate per gli opportuni controlli.

 

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