Ricordi le 2 lire? Controllale, se ne hai una così vale migliaia di euro

Ricordi le 2 lire? Controllale, se ne hai una così vale migliaia di euro

C’è una moneta in particolare delle vecchie lire che può essere una gallina dalle uova d’oro, andiamo a scoprire di quale conio si tratta nelle prossime righe. Magari puoi riconoscerne qualcuna tra quelle che hai conservato.

 

Ricordi le 2 lire? Controllale, se ne hai una così vale migliaia di euro

Ad oggi, di collezionisti appassionati di monete ce ne sono davvero tanti, e di pari passo va anche il collezionismo di francobolli. Ogni paese ha le proprie regole in merito alle emissioni monetarie, ed è molto difficile poter conteggiare in termini di numeri tutte le diverse tipologie di monete esistenti.

La lira è stata una valuta molto amata, però purtroppo dal 1° Marzo 2002 – circa 20 anni fa ormai – è stata mandata in pensione, ed al suo posto è subentrato l’euro che ormai è la moneta che tutti utilizziamo da molti anni. Ma sapete quando è nata la lira?

Un po’ di storia

La lira era presente sin da prima dell’Unità d’Italia, e sono tantissimi i modelli che troviamo ancora in circolazione grazie agli appassionati di collezionismo, senza contare tutti gli esemplari ancora stipati nei cassetti e nelle soffitte delle case di moltissimi italiani.

Una delle monete delle vecchie lire che è stata messa un po’ nel dimenticatoio è la 2 lire, che fino alla prima metà del 20° secolo è stata una valuta fondamentale, ma quando poi è stata varata la repubblica italiana è diventata nient’altro che una comune emissione.

La moneta delle 2 lire è categorizzabile in due versioni, Una legata al periodo precedente alla Repubblica italiana, l’altra al periodo successivo all’inizio della Repubblica. Quelle di inizio Repubblica sono conosciute come “2 lire Spiga, e “2 lire Ape”, tutte e due sono state realizzate in Italma che è una lega metallica che è principalmente composta da alluminio e in quel periodo era il componente più in uso.

La 2 lire Spiga è stata coniata dal 1946 al 1950, è chiamata così perché su uno dei due lati ha come raffigurazione una spiga, mentre sull’altro lato è raffigurato un contadino nel momento in cui ara il terreno, però i pezzi che hanno più valore sono quelli coniati nel 1946 e nel 1947, quelle del 1946 possono arrivare a valere dai 90€ ai 450€ solo se la moneta si trova in ottime condizioni, invece quelle del 1947 se si trovano in buone condizioni il loro valore si aggirerà sui 900€, mentre se si trovano in Fior di Conio, e debitamente periziate da esperti, possono addirittura arrivare a  valere anche 2.000€.

Gli esemplari da 2 lire di maggior valore

Esemplare di 2 lire Vittorio Emanuele II. Adobe Stock

 

Se andiamo ancora un po’ indietro nel tempo fino all’epoca della monarchia, queste 2 lire “Vittorio Emanuele II” coniate solo dal 1959 al 1860, possono valere davvero tantissimo. Il dato interessante è la tiratura davvero bassa di questa moneta, coniata in poco più di soli 12.000 esemplari.

La moneta in argento è facilmente riconoscibile: da un lato è presente il volto di re Vittorio Emanuele II, dall’altro lato lo stemma sabaudo. Una moneta del genere in ottime condizioni è stata venduta ad una nota asta a più di 17.000 euro, e non è escluso che un esemplare così aumenti ancora di più nel tempo.

Se ne avete una potete farla periziare da un esperto e venderla tramite i canali di e-commerce come Ebay o Etsy, oppure sui siti specializzati in oggettistica rara.

 

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