Revisione auto: prove generali in Europa per la cadenza annuale? Cosa sta succedendo
L’obbligo della revisione auto ha lo scopo ovvio di garantire la sicurezza della circolazione e quindi sia dei conducenti che delle altre persone che frequentano le strade. Ma andiamo ad apprendere cos’è che sta cambiando in Europa sotto questo aspetto, e, soprattutto, se potrebbe interessare anche il nostro paese.
Revisione auto: prove generali in Europa per la cadenza annuale? Cosa sta succedendo
Revisione auto: si torna alla cadenza annuale con un’ennesima tegola per gli automobilisti?
L’obbligo da noi è stabilito ogni due anni, anche se qualcuno vorrebbe che l’operazione si ripetesse tutti gli anni, che con l’aria che tira e per il fatto che la revisione non è gratis, come ognuno sa, non sarebbe esattamente una buona notizia. La proposta ufficialmente non è stata fatta in Italia (anche perché al momento il Governo non c’è), ma nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda (UK).
Ma perché a Londra si parla revisione una volta l’anno?
In effetti nel Regno Unito a proposito della revisione annuale qualcuno parla di “modello italiano“. C’è stata una proposta di legge: chi l’ha fatta ha ritenuto che evidentemente per gli utenti inglesi un obbligo “all’italiana” potesse essere utile, ma c’è stata una levata di scudi da parte delle categorie interessate.
La proposta è approdata sul tavolo del Primo Ministro, dopo essere stata elaborata da un apposito comitato che si occupa di affrontare l’aumento del costo della vita nel Regno Unito. La proposta non ha trovato il sostegno della grande maggioranza degli automobilisti britannici, ma neppure quello dell’associazione delle officine. Vediamo cosa è successo.
Una proposta bocciata per ora
In buona sostanza la proposta era per far passare obbligo della revisione da biennale, come ora, ad annuale. Come s’è detto, con l’aria di crisi economica che c’è anche da quelle parti, la maggior parte degli automobilisti e anche delle officine ha detto no.
Meglio rimanere come siamo, avranno pensato, perché affrontare una spesa in più ogni anno, con tutti gli aumenti che già dobbiamo sopportare?
È interessante, tra l’altro, che anche la IAAF (Independent Automotive Aftermarket Federation), associazione che rappresenta le officine di revisione, abbia detto di no, temendo un crollo delle attività di revisione.
Speriamo che non ci siano modifiche forzate di questa cadenza in futuro per quanto riguarda la revisione auto, e soprattutto, che l’UE non prenda come spunto questi venti di cambiamento provenienti dal Regno Unito per imporre questa modifica anche agli stati membri.