Reddito di cittadinanza: per la cassazione il sussidio “cancella” l’assegno di mantenimento
Se i figli maggiorenni prendono il reddito di cittadinanza, non c’è più bisogno dell’assegno di mantenimento. Lo ha detto la suprema Corte di Cassazione. Lo ha fatto con una ordinanza in cui per la prima volta si parla del Reddito.
La pronuncia in particolare ha a che fare con un caso di mantenimento di figli maggiorenni da parte dei genitori divorziati.
Reddito di cittadinanza: per la cassazione il sussidio “cancella” l’assegno di mantenimento
Con la sua pronuncia la Cassazione si è espressa in favore di un padre che a 7 anni dalla separazione insieme alla moglie continuava a mantenere la figlia trentenne con l’assegno di mantenimento. La figlia, diventata a sua volta mamma, vive ancora sotto il tetto della madre, non potendosi permettere una casa sua perché non ha lavoro.
Il reddito può dunque sostituire l’assegno di mantenimento? Vediamo.
Dopo la separazione uno dei due coniugi (per solito il padre) deve versare un assegno per il mantenimento dei figli: si tratta di un impegno che può essere molto gravoso e che può trascinarsi anche per molto tempo, anche dopo che i figli sono ormai più che maggiorenni.
Nel caso di specie un padre ha fatto ricorso alla Corte per un assegno di mantenimento ormai diventato insostenibile, dato che la figlia era ormai ampiamente adulta.
In merito la sentenza della Cassazione ha sciolto ogni dubbio. Ha stabilito che la ragazza, ormai adulta, non può più godere dell’assegno di mantenimento, a maggior ragione se può fare richiesta per diversi “strumenti di ausilio”, che ormai sono di “dimensione sociale, e che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito”.
Insomma, la Corte non parla esplicitamente del Reddito, ma lo adombra piuttosto chiaramente.
E quindi, se c’è la possibilità di accedere al Reddito, non si vede perché i genitori debbano essere costretti a continuare a sganciare soldi per l’assegno di mantenimento anche dopo che i figli hanno superato i 18 anni da quel dì.