Razionamento generi alimentari: i supermercati che hanno iniziato

Razionamento generi alimentari: i supermercati che hanno iniziato

In questi giorni arriva la notizia del razionamento di determinati generi alimentari da parte di una nota azienda della grande distribuzione, questa scelta sembra determinata anche dalla situazione mondiale attuale

Razionamento generi alimentari: i supermercati che hanno iniziato

Alcuni prodotti sono veramente agli sgoccioli, e dividere le scorte tra i compratori sembra la soluzione al momento più plausibile. Dunque oltre l’aumento dei cibi in termini di costo ora la vera emergenza sembra proprio la loro mancanza sugli scaffali dei supermercati.

La Spagna è stata la prima nazione che ha deciso di autorizzare i supermercati a razionare le scorte di determinati prodotti, proprio per le poche scorte rimaste in magazzino. Una situazione simile sta accadendo anche in Italia, dobbiamo dire che il presidente del consiglio Draghi aveva accennato nei giorni precedenti agli italiani la possibilità di doversi adattare alla necessità di cibo razionato e la stessa cosa per quanto riguarda benzina e gas.

Anche in Italia dunque sono state registrate mancanze di prodotti di prima necessità come : lievito, olio di girasole e farine. Un supermercato ha già diramato un comunicato con il quale avvisa i consumatori sulla quantità massima acquistabile per ogni nucleo familiare, stiamo parlando della Lidl, la dirigenza però successivamente ha spiegato che al momento più di una vera e propria emergenza, in termini di scarsità di prodotto per il rifornimento si tratta di una vera e propria psicosi relativa alle persone che prese dal panico per la probabile situazione futura acquistano prodotti più del necessario.

Al momento in cui stiamo scrivendo, stiamo apprendendo di altri supermercati che stanno applicando alcune limitazioni su determinate categorie di merce, tra i quali, alcuni store di Eurospin, Mega e Coop.Fi

Anche se al momento il razionamento non sembra essere effettivo per il disagio generale determinato dalla situazione che stiamo vivendo, gli esperti in merito invitano a prepararsi psicologicamente perché inevitabilmente presto dovremmo fare i conti realmente con quest ipotesi. Infatti si stima è che saranno sempre di più i supermercati costretti a porre un tetto massimo agli acquisti di determinati prodotti alimentari, vista la reale scarsità di generi alimentari quali ad esempio l’olio di girasole ma non solo.

La Caritas purtroppo ha anche stimato che 11 milioni di Italiani andranno incontro a situazioni più marcate di povertà, ecco perché non si resta stupiti dal moltiplicarsi delle richieste di Reddito Universale di base sollecitate sul sito dell’ Unione Europea. La situazione generale quindi non appare rosea anzi probabilmente è ancora più delicata di quella appena vissuta relativa al periodo post covid dal quale tra l’altro non siamo ancora del tutto usciti.

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