Pensioni: soluzioni integrative ed incentivi per i giovani. La riforma
Il nodo pensioni è sempre un’argomento delicato per tutti i Governi che si sono avvicendati a Palazzo Chigi. Non è da meno il Governo di Mario Draghi che ha, per adesso, congelato la riforma previdenziale. Tuttavia con la legge di bilancio autunnale si potrebbero discutere di nuovi incentivi fiscali per i giovani al fine di rilanciare le forme “complementari”. Cerchiamo di capirne qualcosa di più.
Pensioni: soluzioni integrative ed incentivi per i giovani. La riforma
La riforma delle pensioni: a che punto siamo
Nonostante il Governo pare aver “bloccato” la nuova riforma previdenziale i sindacati chiedono a gran voce una modifica dell’attuale legge previdenziale. Settembre è il mese in cui si dovranno definire i termini della nuova legge di bilancio e pare che proprio in quest’ultima verranno inserite nuove misure sulla previdenza. La cosa è necessaria perchè a fine anno scade la “Quota 102” e, nel caso non venisse prorogata si tornerebbe alla legge Fornero in maniera integrale.
Cosa prevede la Quota 102
A fine anno scade la Quota 102 ovvero la possibilità di uscita con almeno 64 anni d’età e 38 di contributi.
Cosa chiedono i sindacati
Come detto le organizzazioni per la tutela dei lavoratori stanno chiedendo a gran voce un tavolo di discussione per modificare la normativa previdenziale. Quello che Cgil, Cisl e Uil chiedono sono incentivi fiscali mirati per i giovani e per i lavoratori con redditi bassi. A portare avanti la proposta il residente della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), Mario Padula.
Oltre a questo quello che vorrebbero i sindacati sarebbe rilanciare la previdenza complementare con l’obiettivo di renderla più appetibile ai lavoratori ma anche agli studenti.
Come siamo a previdenza complementare
In Italia la previdenza complementare non è ancora diffusa. Secondo gli ultimi datti della Covip alla fine del 2021 l’offerta di strumenti di previdenza complementare risultava composta di 349 forme pensionistiche: 33 fondi negoziali, 40 aperti, 72 Piani individuali pensionistici (Pip) “nuovi”, 204 fondi preesistenti. Alla fine del 2021 l totale degli iscritti alla previdenza complementare ha raggiunto circa 8,8 milioni.