Le scelte più stabili per investire nel 2023? Ecco i migliori strumenti disponibili
Buoni fruttiferi postali, conti deposito e BTP a tre anni con interessanti rendimenti: l’anno 2023 sarà un anno prosperoso.
Per i piccoli investitori e risparmiatori che desiderano investire il proprio capitale risparmiato in modo proficuo potranno beneficiare di interessanti prodotti di gestione del risparmio per l’anno 2023. L’anno appena iniziato si preannuncia essere un anno molto promettente dal punto di vista dei rendimenti degli strumenti di investimento considerati più “sicuri”. Stiamo parlando dei buoni fruttiferi postali, dei conti deposito e dei BTP con scadenza 3 anni. Ecco a quanto ammonta il tasso di rendimento di questi prodotti di gestione del risparmio, che possono essere detenuto nel portafoglio degli asset su cui investire.
Le scelte più stabili per investire nel 2023? Ecco i migliori strumenti disponibili
I buoni propositi per l’anno 2023. Le scelte di investimento da compiere
Invece di tenere i propri risparmi fermi e parcheggiati sul conto corrente postale o bancario, è bene trovare validi strumenti di gestione del risparmio che consentono di ottenere un rendimento, ovvero un guadagno. Dal momento che il tasso di inflazione galoppa è bene contrastare la perdita del potere di acquisto optando per un prodotto di gestione del risparmio davvero remunerativo.
La soluzione ottimale dovrebbe essere quella di detenere nel proprio portafoglio investimento tre prodotti di gestione del risparmio: BOT con scadenza a tre anni, conto deposito e buoni fruttiferi postali. Questo mix di strumenti di gestione del risparmio consentirebbe a ciascun risparmiatore di minimizzare il rischio.
Investire in BTP con scadenza 3 anni
Come annunciato dal Ministro dell’Economia Giorgetti, il Governo di Giorgia Meloni mira a ridurre il deficit statale, per questo l’anno 2023 sarà un anno caratterizzato da diverse aste di BOT e BTP. Oggi 11 gennaio parte la prenotazione del Btp a 3 anni e del Btp a 7 anni. I BTP sono i Buoni del Tesoro Poliennali e rappresentano strumenti di gestione del risparmio “sicuri”: sono titoli a medio-lungo termine, hanno una scadenza pari a 3 anni ed una cedola fissa pagata semestralmente. Come annunciato dal sito istituzionale del Tesoro il rendimento dei BTP con scadenza 3 anni sarà del 3,50% e la data del pagamento della prima cedola sarà fissata il 15 luglio 2023.
Investire in Buoni Fruttiferi postali: a quanto ammonta il tasso di rendimento?
Insieme ai libretti di risparmio postale, i buoni fruttiferi sono strumenti di risparmio emessi dal gruppo di Poste Italiane SPA. Per sottoscrivere questi strumenti finanziari è necessario recarsi in uno degli uffici postali localizzati sul territorio nazionale. I buoni fruttiferi postali sono “buoni dall’inizio alla fine”: sono prodotti che assicurano la restituzione del capitale più una quota di interessi alla scadenza. La tassazione di questi prodotti di risparmio postale è pari al 12,5%.
Tra i migliori buoni fruttiferi postali da sottoscrivere segnaliamo:
- i buoni dedicati ai minori, il cui tasso di rendimento annuo è pari al 3,5%.
- i buoni 4X4, che consentono di investire fino a 16 anni. Si ha la possibilità di chiedere il rimborso in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione. Il tasso di rendimento annuo è pari al 3%.
Buoni fruttiferi postali o conti deposito? A voi la scelta.
Investire in conti deposito: ecco i migliori
Il conto deposito è un tipo di conto bancario che garantisce interessanti rendimenti sui capitali depositati in banca. È possibile scegliere tra conti deposito vincolati e non vincolati. Nel primo caso, la banca vincola la somma di denaro per un determinato arco temporale ed il tasso di rendimento è maggiore sul capitale depositato. Quelli non vincolati non prevedono la costituzione di alcun vincolo, ma i tassi di rendimento sono minori rispetto a quelli vincolati. Il migliore conto deposito su cui investire è quello di Illimity Bank, che consente di ricevere lo 0,70% annuo lordo dopo un semestre, l’1,15% dopo un anno, l’1,20% dopo 18 mesi, il 2% dopo 2 anni, il 2,10% dopo 3 anni e il 2,75% dopo 5 anni.