Investire: BTP Italia o Buono postale 4×4? I pro e i contro
A ottobre l’inflazione in Italia ha toccato il 9 per cento, erodendo di non poco il potere di acquisto dei cittadini. Su base annua è già scontato un tasso di inflazione a due cifre.
Investire: BTP Italia o Buono postale 4×4? I pro e i contro
Per proteggersi anche solo un po’ da questi incerti, molti italiani si rivolgono a strumenti di risparmio come i Buoni Fruttiferi Postali (bfp) e i Titoli di Stato.
Tra i due, gli strumenti più abbordabili e facili da gestire sono certamente i Buoni Postali, che sono strumenti di collocamento del risparmio emessi da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), venduti da Poste italiane e garantiti dallo Stato. I BTP (Buoni del Tesoro Poliennali), dal canto loro, sono titoli a medio-lungo termine con una cedola fissa pagata ogni sei mesi.
Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche dell’uno e dell’altro
Il Buono 4×4 è dedicato a chi vuole investire fino a 16 anni. Il vantaggio sono rendimenti fissi crescenti e la possibilità di chiedere il rimborso in ogni momento, salva la perdita degli interessi prima dei quattro anni dalla sottoscrizione. Il rendimento annuo lordo a scadenza è stabilito a oggi nel tre per cento (che come si vede non copre l’inflazione, ma un pochino protegge).
Buoni postali più convenienti: i rendimenti
Il rimborso si può chiedere in qualsiasi momento, entro il termine di prescrizione, e si ha diritto ovviamente al rimborso del capitale e dopo 4, 8 e 12 anni anche agli interessi maturati dopo ciascun quadriennio.
Non ci sono costi di sottoscrizione e rimborso del Buono a parte l’imposta del 12,50 per cento sugli interessi. Tra l’altro i bfp non pagano neppure tassa di successione.
BTP Italia: il rendimento aumenta con l’inflazione
Il BTP Italia è il titolo pensato per i piccoli risparmiatori. Ha un rendimento collegato all’inflazione e un premio fedeltà che per la prima volta viene riconosciuto in due diverse occasioni, durante e alla scadenza dell’emissione.