Investire: BTP Italia, cedole da record fino al 5%. Ecco un esempio pratico

Investire: BTP Italia, cedole da record fino al 5%. Ecco un esempio pratico

Buone notizie sul mercato obbligazionario italiano: in linea con la curva ascendente dei tassi di rendimento dei titoli obbligazionari americani, anche quelli italiani hanno imboccato un trend crescente. L’anno 2023 sarà l’anno della rivincita del mercato obbligazionario e ci sarà un ricco ed interessante programma di aste BOT e BTP.

L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni con l’emissione di BTP punta a ridurre il disavanzo di bilancio, raccogliendo liquidità sul mercato internazionale. Gli investitori italiani possono detenere nel proprio portafoglio investimenti BOT e BTP, che sono titoli con scadenza a medio-lungo termine, la cui cedola fissa viene pagata con cadenza pari a 6 mesi.

Investire: BTP Italia, cedole da record fino al 5%. Ecco un esempio pratico

Ad attirare l’attenzione degli investitori sono le emissioni di BTP Italia, in particolare del titolo che ha un ISIN IT0005410912 (scadenza 26 maggio 2025). Questo Buono del Tesoro Poliennale ha debuttato nella primavera dell’anno 2020, in piena pandemia e tra tre mesi potrebbe staccare una cedola sopra il 5%. Scopriamo il calcolo della cedola che sarà staccata il 26 maggio 2023.

BTP Italia scadenza 26 maggio 2025: caratteristiche e cedole

BTP Italia con scadenza quinquennale offre agli obbligazionisti una cedola annua pari all’1,4% che viene corrisposta ogni 6 mesi. Tra poco più di tre mesi, in data 26 maggio 2023, sarà fissata la data del pagamento.

Per il corrente mese il tasso di inflazione è fissato a circa 8 punti percentuali, in calo rispetto ai dieci punti percentuali registrati ad inizio anno 2023. Con un tasso inflazionistico così fissato, il capitale e la cedola subirebbero una rivalutazione di circa 4,5 punti percentuali.

BTP Italia: esempio pratico

Facciamo l’esempio di un BTP Italia 2025 in portafoglio per un importo pari a mille euro. Tenendo conto della rivalutazione il capitale sarebbe rivalutato di 45 euro al lordo (4,5% di 1000 euro). La cedola aggiuntiva annua pari all’1,4% sarebbe dello 0,7% (ogni 6 mesi), ovvero 1.045 * 0,007 = 7,32 euro. Il Ministero del Tesoro pagherebbe 45 + 7,32 euro = 52,32 euro, pari ad un rendimento lordo del 5,23%.

Al netto dell’imposta pari al 12,5%, il rendimento netto sarebbe pari a 5,23 % – 0,653 = 4,58%. Si tratta di una % interessante ed elevata dal momento che nel corso del penultimo mese dell’anno 2022, gli obbligazionisti avevano ricevuto una cedola bassa.

 

 

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