Inps: è possibile accorciare i tempi per la pensione coi versamenti volontari?

Inps: è possibile accorciare i tempi per la pensione coi versamenti volontari?

Nel corso della vita lavorativa una delle trattenute che vengono operate in busta paga è quella relativa ai contributi INPS ovvero quelli che concorrono a formare il “monte” pensionistico necessario per andare in pensione. A volte può succedere che, in caso di cessazione dell’attività lavorativa  per fatti estranei o meno alla volontà del lavoratore, vi siano periodi “scoperti” che farebbero decadere la possibilità di andare in pensione.

Inps: è possibile accorciare i tempi per la pensione coi versamenti volontari?

Versamenti Volontari INPS

Per far fronte ai periodi di mancato versamento contributi sono nati i contributi volontari. Accessibili a specifiche categorie di lavoratori i contributi permettono di coprire i periodi contributivi INPS non pagati e necessari ai fini del calcolo pensionistico. I lavoratori che possono accedervi sono:

  • dipendenti e autonomi purché non iscritti all’INPS o ad altre forme di previdenza;
  • i lavoratori parasubordinati purché non iscritti alla Gestione Separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • liberi professionisti purché non iscritti all’apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
  • lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.) purché non iscritti ai rispettivi Fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria;
  • titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità);
  • lavoratori e i pensionati iscritti a forme di previdenza diverse da quelle dell’INPS, autorizzati prima del 1° luglio 1972;
  • coltivatori diretti, mezzadri e coloni autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria precedente al 19 febbraio 1983;
  • gli artigiani e i commercianti autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 1° marzo 1983;
  • i liberi professionisti autorizzati nell’Assicurazione Generale Obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983;

Come funziona il versamento volontario INPS

Per poter pagare il periodo mancante in maniera volontaria è necessario ricevere un’autorizzazione ai versamenti volontari da parte dell’INPS e aver cessato il rapporto di lavoro che ha dato origine all’obbligo assicurativo.

L’autorizzazione non decade mai e i versamenti, anche se vengono interrotti, possono essere ripresi in qualsiasi momento. Se la persona dovesse riprendere a lavorare potrebbe, entro 180 giorni dalla successiva data di cessazione, richiedere un nuovo conteggio del contributo da versare.

Come versare i contributi volontari INPS

Per poter effettuare i versamenti volontari INPS è necessario accedere, con PIN o SPID, all’area riservata INPS e da qui scegliere versamenti volontari. Una volta effettuato l’accesso è possibile procedere al pagamento della quota spettante con il sistema “Pagamento online PagoPA”. Si possono utilizzare carta di debito o di credito o gli altri metodi previsti dal sistema. Diversamente è possibile versare i contributi volontari presso gli enti abilitati al servizio PagoPA (bar, edicole, ricevitorie, tabaccherie o supermercati).

Come calcolare l’importo

Per poter calcolare l’ammontare del contributo da versare è necessario fare un calcolo sulla base della propria situazione lavorativa. Ad esempio per i lavoratori del Fondo Ferrovie dello Stato e Fondo IPOST è giornaliero e viene calcolato sulla base degli ultimi 360 giorni di contribuzione obbligatoria. Diversamente i lavoratori autonomi devono fare il calcolo sulla media dei redditi a impresa denunciati ai fini IRPEF negli ultimi 36 mesi di contribuzione precedenti la data della domanda.

Per questo è sempre comunque bene rivolgersi ad un patronato di assistenza fiscale.

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