I pannelli fotovoltaici sono antiestetici? Ecco la soluzione: coppi fotovoltaici
Di recente ci sono state numerose richieste per i coppi fotovoltaici, questa innovativa soluzione potrà apportare una svolta importante per poter risparmiare sulle bollette, una soluzione questa che non va ad alterare l’estetica della propria abitazione con elementi disarmonici. vediamo come funziona e dove si comprano.
I pannelli fotovoltaici sono antiestetici? Ecco la soluzione: coppi fotovoltaici
Essi vanno ad utilizzare l’energia pulita, sono invisibili e molto dinamici. Ultimamente, nel campo della tecnologia si stanno facendo dei passi avanti che andranno sicuramente a incidere in maniera positiva sull’ambiente. Vediamo nel dettaglio cosa sono questi coppi fotovoltaici che sfruttano la luce del sole per produrre energia.
Questa nuova tecnologia è stata creata da un italianissima azienda di Camisano Vicentino, nel Veneto. C’è sempre stato un forte dibattito per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici e il problema di cui si è sempre discusso: l’impatto visivo che hanno, soprattutto sugli edifici a tutela paesaggistica e dei centri storici.
Qualche anno fa un’anziano signore di 72 anni ha trovato una soluzione molto creativa per poter dare i pannelli fotovoltaici a tutti, lui si chiama Giovanni Battista e nel suo tempo libero adorava creare delle soluzioni sempre più rivoluzionarie per quanto riguarda l’illuminazione.
L’idea che ha avuto sul comparto del fotovoltaico è diventata molto presto un brevetto e infatti ora con la sua idea, in tutto il mondo vogliono il cosiddetto “fotovoltaico invisibile”.
Ma perché viene chiamato invisibile?
Perché non sono i soliti pannelli, ma si chiamano coppi e cioè si tratta delle tegole che normalmente si trovano sui tetti, ma queste tegole sono costituite da un materiale molto particolare che va ad assorbire l’energia dal sole e la va a trasformare in energia elettrica.
La loro superficie è caratterizzata da un colore scuro che però al sole è trasparente, ed all’interno di questi coppi ci sono le classiche celle fotovoltaiche che vengono collegate a tutto l’impianto, e che hanno lo stesso funzionamento dei classici pannelli solari.
Essi sono stati creati e generati con i composti polimerici che non sono tossici e possono essere anche riciclati, questi ultimi andranno a svolgere il compito di assorbire i fotoni.
Il meccanismo
Quando la luce del sole va a battere sul tetto fotovoltaico alimenta le celle che si trovano all’interno, che sono composte di silicio mono-cristallino, l’energia che verrà prodotta varierà in base al metraggio di superficie che viene coperta dai coppi fotovoltaici, per esempio per avere 1 kW/p serviranno 9 metri quadrati di coppi, che corrispondono circa a 134 unità.
Il primo paese a testare questa nuova tecnologia è stato Pompei, il progetto è stato chiamato “Smart archeological Park”, ed è stato accettato svariati anni fa dal Ministero dei Beni culturali e Cnr.
L’azienda che crea questi coppi fotovoltaici si trova nella classifica delle prime 100 aziende che risultano essere più sostenibili, questo è il loro sito dove potrete prendere tutte le informazioni di cui necessitate www.dyaqua.it.