Hai trovato una banconota da 20 euro con questo segno? Vale un sacco di soldi
Le banconote denominate in euro sono indubbiamente entrate nella cultura popolare, come del resto è inevitabile quando si tratta di denaro contante che passa per le tasche di milioni di persone in diciannove Paesi su ventisette.
Hai trovato una banconota da 20 euro con questo segno? Vale un sacco di soldi
Le banconote amministrate dalla Banca Centrale Europea hanno messo in luce fin dal principio alcune caratteristiche particolari, come per esempio il numero dei tagli (otto, che poi sono diventati sette nella seconda serie), tutti diversi per colore e dimensioni. Su un verso della banconota c’è anche un tema architettonico e ricorrente per tutte le banconote e per tutti i Paesi.
Per ovvi motivi, fin dal 2002 tra le più usate c’è la banconota da 20 euro: è una delle più comuni e quindi anche una delle più falsificate.
La carta da venti euro è in effetti un perfetto esempio di “taglio medio”, perché si colloca a metà tra le banconote più usate, ovvero quelle da 5 e da 10.
Questo ne fa anche una delle più riconoscibili, per i soliti ovvi motivi. Ora, dato che è molto comune, comunissima anzi, il suo valore è solo di… venti euro, in genere. Ma ci sono rari casi in cui anche una banconota così diffusa può acquistare un valore superiore a quello facciale (cioè quello nominale, ovvero in questo caso 20 euro).
Venti euro Specimen
Questo succede, per esempio, quando si tratta di esemplari che non erano destinati alla circolazione, ma erano stati concepiti come omaggio a determinate autorità.
In questo caso esse di solito recano la dicitura “specimen” e nel caso delle banconote da venti euro possono valere fino a duemila euro, se si tratta di esemplari in buone condizioni. Una cifra tutt’altro che trascurabile, come si vede.
Date un’occhiata al vostro portafogli: chissà che non abbiate una assai piacevole sorpresa!