Gli viene regalato un metal detector. Nel giardino trova un anello d’oro di 2000 anni fa
A sentire la storia che abbiamo letto ci verrà voglia di chiedere al nostro/a consorte perché non provi, magari per il prossimo Natale o per il compleanno a regalarci un metal detector. Di primo acchito, siatene pur certi, sgranerà gli occhi pensando chissà cosa mai ci sarà capitato.
Ecco l’incredibile accaduto in Cornovaglia
Gli viene regalato un metal detector e nel giardino trova un anello d’oro di 2000 anni fa
E’ successo che un professore di matematica residente in Cornovaglia, rinomata regione del sud-ovest dell’Inghilterra, abbia riportato alla luce uno splendido anello d’oro romano, risalente a 2000 anni fa, nel proprio giardino di casa, grazie, ma guarda un po’, al metal detector che sua moglie Julie gli aveva regalato per Natale.
Quando si dice la fortuna. E sarà anche il caso di aggiungere… sfacciata!! Il ritrovamento di Mike Burke, americano di origine, 54 anni, residente a St Just in Cornovaglia, con un passato da poliziotto in pensione, e ora docente di matematica, ha fatto saltare sulla poltrona fior di studiosi.
L’incredibile rinvenimento potrebbe contribuire ad approfondire la presenza dei romani in Gran Bretagna. Si potrebbe addirittura sconvolgere una serie di teorie secondo le quali la Cornovaglia mai avrebbe subito particolari influenze dagli antichi dominatori.
L’anello è ora all’attenzione degli esperti del Museum of Cornish Life. Presenta un fine intaglio d’epoca romana, è d’oro e pesa 12,8 grammi. E’ impreziosito da una pietra di calcedonio con su incisa la figura di Cerere, la dea romana dell’agricoltura, del grano, della giustizia, della pace e della maternità.
Oltre al ritrovamento, insomma, anche un oggetto augurale e di buon auspicio. Il che non guasta. E pensare che per signor Burke le passeggiate con il metal detector sono il suo passatempo preferito, perché così si rilassa. Lui ha trascorso vent’anni nell’esercito degli Stati Uniti come ufficiale di polizia militare, di cui sette come guardia carceraria negli istituti di pena militari.
Quando ha trovato l’anello, dopo averlo ripulito ha pubblicato le foto su un gruppo Facebook di metal detector, chiedendo se l’anello “avesse o meno un certo valore”. Alla risposta “questo è un tesoro!” ha trasalito. Ha seguito poi il consiglio di chi lo ha indirizzato a degli esperti. E’ arrivato al museo dove il “piccolo tesoro” si trova ora tra i reperti.