Fare bonifici ai familiari: come evitare i controlli del Fisco
Fare un bonifico a favore di figli e parenti è cosa buona e giusta, ma occhio alla causale. Apponi la dicitura sbagliata e svegli il can che dorme, ovvero metti sul chi vive l’Agenzia delle Entrate. Vediamo di chiarire come vanno compilate le causali dei bonifici.
Fare bonifici ai familiari: come evitare i controlli del Fisco
I figli so’ piezz ‘e core, si sa, e non c’è genitore che non sia disposto alla qualunque pur di aiutarli. In questa chiave il minimo è girare loro un bonifico in occasione di cresime, compleanni, matrimoni e quant’altro. Ma con giudizio, perché con l’Agenzia delle Entrate c’è poco da scherzare.
Bonifico a figli e parenti, la causale da usare per evitare i controlli del Fisco
A partire dalla patente, passando per la prima macchina fino ad arrivare alla retta universitaria, sono davvero tanti e diversi i motivi che possono indurre un nonno o un genitore a girare una somma di denaro a figli o nipoti. Un gesto d’amore che però può finire sotto lo sguardo indagatore e senza cuore del Fisco.
In concreto le formule che si possono adoperare sono queste. E cioè: “regalo soldi a favore di mio figlio”, oppure “regalie” o “donazione“. In alternativa è possibile scrivere “contributo a mio figlio per l’acquisto di …“. Non solo, bisogna anche aver cura di specificare nome e cognome del destinatario, oltre all’oggetto dell’acquisto.
Queste formule si possono adoperare anche nel caso in cui si facciano dei bonifici a favore di parenti o conviventi. La regola, insomma, consiste nello specificare sempre la causale della disposizione, ciò che permette di giustificare senza incertezze la cessione di denaro a fronte di eventuali richieste di chiarimento da parte del Grande Fratello delle Entrate. Quindi, mai sottovalutare le causali in caso di bonifici; costituiscono una parte importantissima di questa tipologia di trasferimento di denaro.