Esiste al mondo una creatura immortale? La risposta è si, e si trova in mare

Esiste al mondo una creatura immortale? La risposta è si, e si trova in mare

Nessun film di fantascienza o racconto mistico. Tra noi esiste veramente una creatura immortale. Si tratta di una medusa molto particolare.

L’animale immortale: la medusa Turritopsis

Credit Adobe Foto Stock

Esiste al mondo una creatura immortale? La risposta è si, e si trova in mare

Solo un animale è noto per avere la notevole capacità di essere immortale. Si tratta di una specie di medusa, Turritopsis dohrnii, scoperta per la prima volta nel 1880 nel Mar Mediterraneo.

Questa medusa viene ritenuta immortale per il meccanismo cellulare che è alla sua base, un raro processo noto come transdifferenziazione. E’ di particolare interesse per gli scienziati per le sue potenziali applicazioni in medicina.

Subendo la transdifferenziazione, una cellula adulta, specializzata per un particolare tessuto, può diventare un tipo completamente diverso di cellula specializzata. È un modo efficiente di riciclaggio cellulare e un’importante area di studio nella ricerca sulle cellule staminali che potrebbe aiutare gli scienziati a sostituire le cellule che sono state danneggiate da una malattia.

Come si riproduce e vive la medusa immortale

Come tutte le meduseTurritopsis dohrnii inizia la sua vita come una larva, chiamata planula, che si sviluppa da un uovo fecondato.

Una planula nuota quando e giovale per poi depositarsi sul fondo del mare e cresce in una colonia cilindrica di polipi. Questi polipo alla fine generano meduse che crescono fino all’età adulta nel giro di poche settimane.

Quando è nel suo massimo sviluppo Turritopsis dohrnii ha una misura di circa 4,5 mm di diametro ovvero più piccolo di un chiodo.  Il suo stomaco, di colore rosso vivo, è visibile al centro della sua corporatura trasparente e ha alle sue estremità un massimo di 90 tentacoli bianchi.

Queste minuscole creature trasparenti hanno una straordinaria abilità di sopravvivenza.

In risposta a danni fisici o addirittura alla fame, fanno un salto indietro nel loro processo di sviluppo, trasformandosi di nuovo in un polipo. Un processo che assomiglia all’immortalità. La colonia di polipi rinati alla fine germoglia e rilascia meduse geneticamente identiche all’adulto ferito.

Da quando questo fenomeno è stato osservato per la prima volta nel 1990, la specie è stata chiamata “la medusa immortale”.

 

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