Contributi a fondo perduto: importanti novità per questi imprenditori
Ci sono delle novità interessanti che riguardano il Contributo a Fondo Perduto anche per gli imprenditori che diventano lavoratori autonomi, a seguito di una operazione di cessione aziendale. I requisiti specifici vengono controllati in basi al calo di fatturato elidendo tutte le somme che sono relative all’impresa ceduta.
Facciamo chiarezza su quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate in risposta all’interpello del 5 agosto 2022 numero 419?
Contributi a fondo perduto: importanti novità per questi imprenditori
All’interno del Decreto Sostegni Bis c’è il contributo a fondo perduto oggi accessibile anche dagli imprenditori che diventano lavoratori autonomi, senza che la Partita IVA venga chiusa a seguito di una operazione di cessione ramo aziendale.
È un caso pratico che ha portato a questa evidenza, come da articolo 1 – comma 5 – del DL n° 73/2022. La vicenda è legata ad un titolare di azienda che ha successivamente effettuato la cessione di ramo di azienda lavorando poi come lavoratore autonomo. Ha seguito tutti gli step corretti, infatti prima di svolgere il passaggio ha comunicato alla camera di commercio il periodo di sospensione attività ma senza chiudere la Partita IVA. Subito dopo ha effettuato la cancellazione al registro delle Imprese.
L’imprenditore si è poi rivolto all’Agenzia delle Entrate per la verifica di due aspetti fondamentali, relativi al fondo perduto del Decreto Sostegni Bis:
- Ha verificato la possibilità di accedere ai vari benefici nonostante il passaggio dell’azienda e il suo a lavoratore autonomo;
- Ha verificato le modalità di calcolo con differenza del fatturato medio mensile, tra benefici e importi riscossi per la cessione del ramo aziendale.
Attraverso la risposta all’interpello del 5 agosto numero 419 è arrivata la conferma per fruire del contributo a fondo perduto e tutte le istruzioni per svolgere il calcolo.
L’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che questo contributo sia un beneficio rivolto agli operatori economici che sono stati travolti dalla pandemia e dai suoi effetti. Sottolinea inoltre:
“Tenendo conto della finalità del contributo qui in esame e considerando che tra i soggetti fruitori vi siano sia i soggetti che svolgono attività d’impresa sia i lavoratori autonomi, si ritiene che il passaggio dall’attività di impresa a quella professionale non determini alcun effetto sulle modalità di fruizione del contributo”.
Cessione di azienda, calcolo per il contributo a fondo perduto
Il calcolo necessario per verificare i vari benefici si basa su alcuni aspetti fondamentali. Prima di tutto è bene che l’ammontare mensile medio del fatturato dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021 sia inferiore al 30% rispetto al fatturato dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020.
Inoltre, la cessione del ramo di azienda dovrà essere avvenuta nel mese di maggio 2020. L’imprenditore che diventa un lavoratore autonomo, elide tutte le somme che fanno riferimento alla sua impresa ceduta e verificare di possedere tutti i requisiti richiesti.
L’Agenzia delle Entrate conclude:
“L’istante deve determinare la riduzione del fatturato rispetto ai 12 mesi precedenti, prescindendo dalla circostanza che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi sia riconducibile ad attività d’impresa ovvero ad attività di lavoro autonomo, senza tener conto di quanto realizzato dall’azienda oggetto di cessione nel periodo d’imposta 2020”