Come incrementare l’assegno unico inserendo questi dati in domanda
Ci sono delle maggiorazioni grazie alle quali si può rimpinguare l’assegno unico universale per le famiglie con figli a carico. Vediamo come fare per chiederle e in quali casi spettano.
Le famiglie con figli a carico minori di 21 anni hanno ovviamente già provveduto a chiedere l’assegno all’Inps già da marzo. Col venir meno di assegni famigliari, detrazioni e altri benefit, era inevitabile che lo facessero.
Un punto dubbio, però, ha a che fare con l’entità dell’assegno.
Come incrementare l’assegno unico inserendo questi dati in domanda
L’assegno unico è scollegato dall’ISEE per quanto riguarda il diritto alla prestazione, mentre vi è collegato per quanto riguarda la quantificazione degli importi. Con un reddito ISEE di più di 40 mila euro si può avere diritto a un assegno di 50 euro al mese per figlio.
La domanda è necessaria per ottenere l’assegno, dato l’ente nazionale di previdenza non lo corrisponde in automatico. Grosso modo, a parità di condizioni (per esempio il numero di figli a carico) due famiglie “gemelle” dovrebbero percepire gli stessi importi.
A meno che non ci siano situazioni particolari legate a disabilità dei figli, per esempio.
Come ottenere le maggiorazioni
Va rammentato che per l’assegno unico sono stati previsti vincoli di salvaguardia per le famiglie che prendevano gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF) prima della comparsa del nuovo assegno unico e universale. Una di queste tutele aveva lo scopo di evitare che i lavoratori dentro il perimetro degli ANF percepissero un assegno unico minore rispetto agli assegni familiari del passato.
La maggiorazione se tutti e due i genitori lavorano
L’importo base dell’assegno unico per le famiglie con ISEE fino a 15 mila euro è di 175 euro per figlio a carico. Può essere che una famiglia con tutti e due i genitori che lavorano e con due figlie carico percepisca 350 euro al mese, mentre un’altra può prenderne 410. I 60 euro in più possono dipendere semplicemente da una spunta che ci si è dimenticati di fare.
In ogni caso, va considerato che nel decreto legge istitutivo è scritto che “nel caso in cui entrambi i genitori siano titolari di reddito da lavoro, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore pari a 30 euro mensili”.
In pratica per le famiglie fino a 15 mila euro si possono ottenere 30 euro in più a figlio se entrambi i genitori lavorano. È ovvio che la maggiorazione non può che scendere a mano a mano che sale il reddito Isee.
Niente maggiorazione, infine, sopra i 4’0 mila euro.