Cessione dei crediti edilizi: ecco l’elenco aggiornato degli Enti locali che li acquistano
Con la finalità di garantire sia ai cittadini che alle imprese edili di poter continuare a fruire dei benefici legati alle detrazioni edilizie, lo Stato, le Regioni ed i Comuni stanno scendendo in campo per accedere al mercato dei crediti edilizi. Si punta a sbloccare questo comparto che risulta essere bloccato da tempo. I cittadini e le ditte edili possono rivolgersi alle banche, ma spesso l’accettazione delle pratiche per la cessione dei crediti edilizi avviene a condizioni piuttosto svantaggiose.
Cessione dei crediti edilizi: ecco l’elenco aggiornato degli Enti locali che li acquistano
La perdita per chi cede il credito edilizio al 110% è pari a 30 punti percentuali. Si tratta di una significativa perdita per i contribuenti italiani che decidono di rivolgersi al comparto bancario. Purtroppo, pur di liberarsi di questo credito edilizio, i contribuenti italiani decidono di accettare le condizioni svantaggiose offerte dal settore bancario, che da anni risulta essere in affanno. La situazione dei crediti edilizi è molto complessa, incerta, nebulosa e difficile da risolvere. Per questo, entrano in gioco gli Enti locali che hanno un ruolo fondamentale nel processo di sblocco dei crediti edilizi.
Cessione crediti edilizi 2023: un mercato bloccato ed in affanno
La cessione dei crediti edilizi, con lo sconto in fattura, è un istituto che è stato introdotto con il DL n.34 del 2020. Prima dell’introduzione della cessione dei crediti edilizi era in vigore la detrazione fiscale spalmata in dieci quote annuali di pari importo. Ben si comprende che con i lavori del Bonus 110% fosse troppo esosa la spesa per essere anticipata dal proprietario del bene immobiliare. A seguito degli interventi normativi successivi, la situazione si è ulteriormente complicata fino ad arrivare al blocco totale. Sono pochissimi gli intermediari creditizi disposti a rilevare i crediti edilizi.
Le banche sono oberate e le ditte edili sono a corto di liquidità: la situazione è davvero critica. Di conseguenza, le imprese edili non riescono a fare fronte ai debiti assunti e non riescono a pagare neppure i dipendenti ed i collaboratori. I lavori edili sono bloccati e quelli già iniziati procedono a rilento. Nuovi lavori edili? Non possono essere di certo presi in carico. La cessione dei crediti edili sta mettendo in ginocchio il settore edile, ma anche i contribuenti italiani, i quali attendono che i lavori di ristrutturazione vengano terminati.
Cessione dei crediti edilizi 2023: scendono in campo gli Enti Locali
Non solo lo Stato, ma anche le Regioni ed i Comuni scendono in campo per sbloccare il mercato dei crediti edilizi. La prima Regione ad intervenire nell’acquisto dei crediti edilizi è la Regione guidata da Solinas, ovvero la Sardegna, che ha annunciato la novità nella sua Finanziaria. Ad imitare l’esempio sardo sono altre Regioni italiane: Piemonte, Liguria, Lazio, Abruzzo, Umbria, Veneto e Puglia.
Vorrei sapere se un privato che ha effettuato la ristrutturazione al 50 nel 2022 può trovare una soluzione per la cessione del credito visto che al momento nessuna banca lo ancora accettato . Grazie