Caro bolletta: perché sono i condomini ad avere la penalizzazione maggiore
Come abbiamo detto più volte, restiamo in attesa di ricevere le prime bollette con i forti rincari dovuti alla crisi energetica che stiamo vivendo, tutto a causa del conflitto innescatosi a pochi passi da noi. Ma andiamo a scoprire quali sono gli utenti più penalizzati da tutta questa situazione e perché.
Caro bolletta: perché sono i condomini ad avere la penalizzazione maggiore
Questa crisi energetica rischia di essere ancora più problematica di quello che si è visto. Di fatti si stima che potrà generare non pochi disagi alla popolazione più fragile che rischia di ammalarsi e pagare a caro prezzo le conseguenze di insensate scelte internazionali.
Secondo Il fatto Quotidiano per esempio, sono a rischio sette italiani su 10 facenti parte di un condominio. Ma vediamo perché saranno maggiormente coinvolti in prima persona tutti i coloro che vivono in grandi edifici abitati dal più persone. Ecco le parole di Francesco burrelli presidente di Anaci (associazione nazionale amministratore di condominio) :
“Non possiamo parlare di morosi se il conto triplica. E se non si prendono provvedimenti preferiamo requisire le chiavi delle caldaie e consegnarle al governo piuttosto che fare gli esattori delle aziende in un momento come questo”.
Vi spieghiamo nel dettaglio il problema: i condomini in genere per evitare l’utilizzo di più caldaie utilizzano il teleriscaldamento, ossia un riscaldamento centralizzato lontano dagli edifici abitati, che raggiunge appunto le abitazioni tramite scambiatori di calore.
Un metodo collaudato e utile per riscaldare più appartamenti e per risparmiare; Il problema si pone nel momento in cui uno dei condomini, strozzato dal caro bolletta avrà difficoltà nel pagare l’utenza. Il problema si porrà ulteriormente proprio perché al momento non c’è concorrenza sul mercato.
L’unico modo per l’intero condominio di avere il riscaldamento sarà quello di pagare bollette ormai triplicate. La questione è spiegata in modo semplice proprio da Burriello: “Con il teleriscaldamento la cosa è più grave perché non sempre gli stabili sono raggiunti anche dalla rete gas e quindi viene meno la possibilità di passare ad altra fonte energetica, un problema di mercato e di concorrenza non risolto che si ripercuote anche sul lavoro degli amministratori che devono interfacciarsi con aziende energetiche che non hanno timore di perdere dei clienti che di fatto non possono decidere di passare ad altro fornitore”.