Buste paga: buone notizie per i lavoratori, in arrivo nuovi aumenti dal 2024

Buste paga: buone notizie per i lavoratori, in arrivo nuovi aumenti dal 2024

Il governo punta a rendere strutturale il taglio del cuneo contributivo, per questo è probabile che arrivino nuovi aumenti delle buste paga dei lavoratori italiani.

Buste paga: buone notizie per i lavoratori, in arrivo nuovi aumenti dal 2024

Gli interventi mirati dell’esecutivo Meloni è quello di sostenere i redditi medio-bassi. La Manovra unitamente alle novità previste dalla riforma fiscale potrebbero portare dei cambiamenti radicali. Le buste paga potrebbero tornare a salire a partire dal primo gennaio 2024, viste le intenzioni del governo di andare ad agevolare i redditi di importo medio-basso con interventi ad hoc. Le priorità dell’esecutivo Meloni è quello di puntare sulla crescita dell’occupazione andando a riconfermare il taglio del cuneo contributivo.

Il governo punta a riconfermare il taglio del cuneo fiscale

Con la riconferma del taglio del cuneo fiscale e con la revisione della riforma fiscale, a partire dal primo gennaio 2024 le buste paga dei lavoratori italiani potrebbe subire incrementi. La prossima Finanziaria impegnerà l’esecutivo per una buona parte della stagione autunnale e fino al 31 dicembre: è molto probabile che sarà reso strutturale il bonus in busta paga, che è stato rafforzato a partire dal mese di luglio 2023, aumentando al 7% per i redditi fino a 25.000 e al 6% per i redditi fino a 35mila euro.

La finalità primaria è quella di incrementare il potere di acquisto delle buste paga dei lavoratori italiani per sostenere i consumi e per accrescere il potere di acquisto dei consumatori finali. Solo con l’incremento del potere di acquisto dei lavoratori, si può sperare in una ripresa economica.

Buste paga, detassazione della tredicesima mensilità e degli straordinari

Una delle proposte contenute nella Legge delega è la detassazione della tredicesima, degli straordinari e dei bonus produttività. La detassazione della tredicesima mensilità potrebbe essere confermata già a partire dal mese di dicembre 2023. Tuttavia, non sono disponibili le risorse finanziarie per detassare le tredicesime di tutti i lavoratori dipendenti, ma solo di una determinata platea di dipendenti.

La tassazione potrebbe essere pari a 15 punti percentuali per i redditi fino a 20mila euro, poi potrebbe salire gradualmente. Lo stesso discorso si dovrebbe applicare anche alla detassazione degli straordinari oltre un certo ammontare e per i premi di produttività. Per avere maggiori certezze, è necessario attendere eventuali decreti attuativi della Legge delega e la prossima Finanziaria.

 

 

 

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