Busta paga luglio: se rientri tra questi lavoratori ti spetta questo aumento
Se rientri in questa platea di lavoratori potrai beneficiare dell’aumento in busta paga a partire dal mese di luglio.
Busta paga luglio: se rientri tra questi lavoratori ti spetta questo aumento
Con la fiammata inflazionistica degli ultimi mesi molte famiglie e lavoratori non riescono ad arrivare alla fine del mese. I bilanci delle famiglie sono gravati dagli aumenti dei beni e dei servizi e il governo ha deciso di scendere in campo per approntare una serie di bonus e di agevolazioni per le famiglie particolarmente disagiate.
Per l’anno 2023 ci sono ancora tantissimi bonus che possono essere richiesti e altri bonus che verranno attivati a partire dal mese di luglio e di settembre. Ci sono buone notizie per i lavoratori che vantano determinate condizioni reddituali. Il governo mira a detassare il costo del lavoro e a favorire l’occupazione, che è cresciuta a seguito della ripresa economica post pandemia e dell’introduzione di misure strutturali. Ben accolto è stato il taglio del cuneo fiscale e la diminuzione della contribuzione previdenziale a favore dei datori di lavoro e dei lavoratori. A partire dalla busta paga del mese di luglio ci sarà un aumento in busta paga: scopri se tra i beneficiari potresti esserci pure te.
Aumento in busta paga a partire dal mese di luglio: a chi spetta?
Per una determinata platea di lavoratori dipendenti ci sarà un incremento in busta paga a partire dal mese di luglio a seguito dell’incremento dello sgravio contributivo, che sarà riconosciuto ai datori di lavoro. E’ lo Stato che si fa carico dei contributi previdenziali da versare all’INPS ai fini pensionistici.
Chi ha una busta paga di importo inferiore ai 2962 euro lordi può beneficiare di un taglio contributivo pari al 4%. Chi ha una busta paga di importo inferiore a 1.923 euro lordi beneficia di uno sgravio pari a quattro punti percentuali che va ad aggiungersi al 3% dello scorso anno. Ciò si traduce in un incremento in busta paga, che sarà pari a 65 euro al massimo, per i redditi più elevati. Il governo aveva ipotizzato u incremento pari a 100 euro.
Aumento in busta paga, ma occhio all’Irpef
Dato che l’importo in busta paga aumenta, incrementa il reddito imponibile in busta paga sul quale viene calcolata e pagata l’Irpef. L’asse portante della riforma fiscale è la riforma Irpef, che prevede la progressiva riduzione del numero di aliquote IRPEF attualmente vigenti, accompagnata da una diminuzione del carico fiscale.