Bonus 150 e 200€ per i pensionati: in arrivo la nuova procedura

Bonus 150 e 200€ per i pensionati: in arrivo la nuova procedura

Bonus 200 e 150 euro anti-inflazionistici: in arrivo una nuova procedura e nuove indicazioni previste dall’INPS per i pensionati che sono rimasti a mani vuote.

Da mesi e mesi gli italiani sono alle prese con l’annosa e tortuosa storia dei bonus anti-inflazionistici erogati dal Governo Draghi e Meloni per combattere i rincari energetico ed il caro prezzi. All’inizio c’è stato molto scontento da parte diversi ceti sociali che sono rimasti a bocca asciutta, ma dopo poco tempo, sono arrivate le risorse anche per i titolari di Partita IVA e per altre categorie di lavoratori senza Partita IVA.

I pensionati e i lavoratori dipendenti sono stati tra le categorie di beneficiari del Bonus 200 e 150 euro maggiormente soddisfatte. Tuttavia, molti pensionati sono rimasti a mani vuote per superamento del reddito o per informazioni insufficienti. INPS, con il messaggio n.1462 del 19 aprile, ha dato utili informazioni ed indicazioni per l’intervento delle sedi INPS nei casi di mancata erogazione dell’indennità una tantum, 200 e 150 euro, come previsto dal Decreto Aiuti n. 50 anno 2022. Ecco la nuova procedura in arrivo.

Bonus 150 e 200€ per i pensionati: in arrivo la nuova procedura

Non tutti i pensionati sono stati soddisfatti nell’erogazione dei bonus 200 e 150 euro erogati dallo Stato per fare fronte ai rincari energia elettrica e gas. INPS con una comunicazione interna ha specificato una nuova procedura prevista per le sedi ubicate sul territorio nazionale nei casi in cui l’indennità una tantum non sia stata erogata in modo automatico con la procedura centralizzata per mancanza di informazioni e limiti di reddito.

Bonus anti-inflazionistici una tantum per i pensionati: quali sono i requisiti necessari?

Per potersi vedere erogati i bonus una tantum pari a 200 e 150 euro, è necessario rispettare determinati limiti reddituali previsti dalla normativa:

  • bonus 200 euro nel caso in cui il reddito sia inferiore ai 35.000 euro,
  • indennità pari a 150 euro nel caso in cui il reddito sia inferiore ai 20mila euro.

I redditi devono risultare da Certificazioni Uniche 2022 (periodo d’imposta 2021) emesse dall’INPS, devono derivare da rapporti di collaborazione soggetti all’iscrizione in Gestione Separata e da flussi UniEmens. È in corso di implementazione un’app per procedere all’inserimento della rinuncia ai bonus una tantum da parte dei beneficiari.

 

 

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