Bonus 200 euro: sono già migliaia le domande. Attenzione a questa scadenza

Bonus 200 euro: sono già migliaia le domande. Attenzione a questa scadenza

Il 26 settembre è partito il via alle domande per avere il bonus 200 euro. Ce ne sono state migliaia nel giro di poche ore. La misura una tantum è pensata per i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e per i professionisti iscritti alle casse private. Vuole offrire un aiuto a contrastare i rincari dei prezzi, che sono lievitati dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino.

Bonus 200 euro: sono già migliaia le domande. Attenzione a questa scadenza

Le domande si possono mandare solo per computer, con una procedura apposita attivata sul sito dell’Inps. Per inviare le richieste c’è tempo fino al 30 novembre. L’Inps nei giorni scorsi ha puntualizzato che le risorse messe a disposizone paiono sufficienti a coprire tutta la platea dei possibili beneficiari. Non è previsto quindi un click-day (con intasamento della rete e conseguenti blocchi della connessione…). Comunque bisogna ricordare che per la liquidazione delle somme si seguirà l’ordine cronologico delle domane. Insomma, chi tardi arriva, male alloggia.

Il bonus riguarda i lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle varie gestioni previdenziali (Inps e private) che possiedano alcuni requisiti. Possono presentare domanda, tra gli altri, i lavoratori iscritti alla gestione speciale degli artigiani; iscritti alla gestione speciale dei commercianti; iscritti alla gestione speciale per i coltivatori diretti e per i coloni e mezzadri.

Se un lavoratore è iscritto allo stesso tempo a una delle gestioni dell’Inps e a uno degli enti privati, la domanda dovrà essere fatta all’Inps. Se il lavoratore autonomo è iscritto solo ad altri enti di previdenza obbligatoria, spiega l’Inps, potrà inviare la domanda a questi ultimi.

Per poter avere il bonus di 200 euro, “i richiedenti devono aver percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35 mila euro nel periodo d’imposta 2021 e non devono aver fruito del bonus 200 euro disciplinato dagli articoli 31 e 32 del decreto Aiuti”.

Non solo: se nel 2021 i richiedenti hanno dichiarato un reddito lordo non superiore a 20 mila euro, “l’indennità sarà maggiorata di 150 euro, per un importo complessivo di 350”.

 

 

 

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