Bonus 150 euro in pagamento a maggio: ecco chi è ancora in attesa
A partire da questo 22 maggio sarà accreditato il Bonus 150 euro ad alcune categorie di beneficiari che sono ancora in attesa, scopriamo tutto nelle righe a seguire.
Bonus 150 euro in pagamento a maggio: ecco chi è ancora in attesa
Ciò a riprova del fatto che la “saga” dei continui ritardi negli accrediti del bonus anti-inflazionistici non sia ancora del tutto terminata. Il Decreto Aiuti Ter e le successive Circolari pubblicate dall’INPS avevano stabilito che i pagamenti dovevamo avvenire in due fasi: la prima riguardava i pensionati ed i lavoratori dipendenti, mentre la seconda fase tutti i lavoratori che presentavano la domanda, tra cui titolari di Partita IVA, stagionali, assegni di ricerca e dottorandi.
In effetti, molte categorie sociali sono rimaste inizialmente a mani vuote, ma con il trascorrere dei mesi, il Governo ha trovato le risorse finanziarie necessarie per soddisfare quasi tutte le categorie sociali, in particolare quelle più disagiate e quelle con maggiori difficoltà a fare fronte ai continui rincari ed all’incremento vertiginoso dei prezzi. Ad oggi ci sono ancora delle categorie di lavoratori dipendenti che devono ricevere l’accredito del bonus 150 euro una tantum. Ecco chi riceverà l’accredito a partire dal 22 maggio.
Bonus 150 euro in pagamento a maggio: ecco chi sono i fortunati
C’è una categoria di lavoratori dipendenti che qualche giorno fa ha visto la disposizione di pagamento sul portale NoiPA. Saranno i lavoratori del settore pubblico a ricevere l’accredito del bonus una tantum pari a 150 euro per contrastare i rincari e l’inflazione, che attualmente sta rallentando la sua corsa.
In particolare, a ricevere l’accredito dell’indennità anti-inflazionistica saranno i supplenti brevi della scuola. Come tutti i lavoratori dipendenti del pubblico impiego, anche i docenti supplenti avranno diritto a percepire il bonus 150 euro, anche se in ritardo.
Bonus 150 euro per questa categoria di lavoratori: perché questo ritardo?
Come tutti i lavoratori del settore pubblico, anche i supplenti brevi della scuola avranno diritto a percepire il bonus una tantum pari a 150 euro. Purtroppo, l’indennità una tantum verrà accreditata a partire dal 22 maggio 2023 per il ritardo della busta paga di novembre, arrivata solo a maggio. Insomma, ritardi e ritardi che si sono accumulati nel tempo e che hanno portato i supplenti ad attendere l’accredito dell’indennità anti-inflazionistica. Il Portale NoiPA ha finalmente comunicato lo sblocco dei pagamenti e adesso INPS provvederà ad accreditare il Bonus una tantum spettante.