Andare in pensione nel 2023 a 62 anni? Ecco le condizioni possibili per farlo

Andare in pensione nel 2023 a 62 anni? Ecco le condizioni possibili per farlo

Con la Legge finanziaria 2023 sarà data la possibilità a circa 50 mila italiani di andare in pensione a 62 anni, ovvero cinque anni in anticipo rispetto alla soglia della pensione di vecchiaia. Scopriamo tutto all’interno dell’articolo di oggi.

Andare in pensione nel 2023 a 62 anni? Ecco le condizioni possibili per farlo

Pensione a 62 anni nel 2023: quali possibilità per il prossimo anno

Si tratterà della cosiddetta “quota 103”, formula con la quale si identifica il risultato della somma tra età anagrafica e contributi (ovvero 62 più 41).

Ma questa non sarà l’unica possibilità per poter approdare alla pensione a 62 anni; ce ne saranno altre, per esempio la misura riservata ai lavoratori con grave disabilità o anche la cosiddetta Opzione donna, pure questa rifinanziata con la Legge di bilancio.

Lo abbiamo già detto, ma giova ripetere che per andare in pensione con quota 103 bisogna avere 62 anni di età e 41 anni di versamenti.

Il requisito contributivo, va precisato, non cambia con l’età: se una persona nel 2023 compie 63 anni, questo non vuol dire che le basteranno 40 anni di contributi: no, questi dovranno comunque raggiungere quota 41, sicché si può parlare in questo caso di “quota 104”.

Ma attenzione: a 67 anni, invece, basterà avere venti anni di contributi per andare in pensione, ma in quel caso si tratterà della cosiddetta pensione di vecchiaia, non di anzianità.

In pensione a 62 anni per gli invalidi

Va rammentato, infine, che per le persone con invalidità certificata di almeno l’ottanta per cento c’è la possibilità di anticipare la pensione di vecchiaia. Ne hanno l’opportunità quanti hanno compiuto 61 anni (se si tratta di maschi) o 56 anni, se invece sono femmine. Dal lato contributi in questo caso ci vogliono 20 anni di versamenti, che è quanto è richiesto per la pensione di vecchiaia.

Pensione a 62 anni, quanto si perde?

In linea di principio andare in pensione a 62 anni non comporta penalizzazioni, ma dato che comporta in ogni caso cinque anni di versamenti in meno, qualcosa si perde. Alla fine del 2018 Tito Boeri, allora presidente dell’Inps, aveva precisato che  quota 100 si perdevano almeno 500 euro, ovvero circa il 21 per cento dell’importo dell’assegno che verrebbe staccato invece a 67 anni.

 

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