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Alternative al riscaldamento a pellet? Come spendere meno quest’inverno

Alternative al riscaldamento a pellet? Come spendere meno quest’inverno

Si avvicina l’autunno e con l’autunno si avvicina anche la necessità di scaldare casa. Con questi chiari di luna, la cosa può rivelarsi un problema, visti gli aumenti generalizzati dell’energia e delle materie prime causati dalla guerra e dalla speculazione.

In particolare questi aumenti hanno colpito il pellet da riscaldamento, ovvero il combustibile che serve a far andare le stufe casalinghe.

Alternative al riscaldamento a pellet? Come spendere meno quest’inverno

Come fare a risparmiare?

Una soluzione forse c’è.  Si tratta di un metodo di riscaldamento alternativo assai efficace e molto meno costoso: si basa sul nocciolino di sansa

In pratica si sostituisce il pellet col nocciolino di sansa. L’unico problema è che questo prodotto non si può usare su tutte le stufe. Il nocciolino si ricava dalla lavorazione delle olive, dopo che sono state spremute per ottenerne l’olio. Si tratta in effetti di uno scarto di quella lavorazione, che può essere adoperato come combustibile.

Il prezzo? Competitivo. Se il pellet adesso viaggia sui 12 euro al sacco,  il nocciolino di sansa si attesta invece sui 5 euro. L’unica controindicazione è che per poterlo bruciare le stufe devono avere un braciere con fori di una grandezza inferiore a tre millimetri, altrimenti il nocciolino ci finirà dentro senza bruciare.

Chiaro che a questo problema si può rimediare. Basta applicare una rete metallica a maglie piuttosto strette. Il nocciolino di sansa lo possiamo comprare sia nei negozi fisici specializzati che online. Un altro aspetto da tenere presente, tuttavia, è che per sua natura il nocciolino di sansa quando brucia emette un odore molto più penetrante e acre rispetto al “normale” pellet.

Sperando che quest’inverno non faccia troppo freddo. Certo, se non abbiamo particolari problemi di salute un altro rimedio ci sarebbe: stare con addosso vestiti pesanti anche dentro casa. Come si dice, a mali estremi, estremi rimedi.

Ovviamente con un grato pensiero all’indirizzo di Vladimiro…

 

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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