Allarme birra: potrebbe scomparire dagli scaffali. Ecco cosa sta succedendo

Allarme birra: potrebbe scomparire dagli scaffali. Ecco cosa sta succedendo

Dopo l’acqua frizzante, una nuova allerta forse ben più sentita dagli estimatori di tutto il mondo sta facendo tremare molte persone, e riguarda proprio un prodotto di largo consumo, amato e osannato dai più. Stiamo parlando della Birra. Ma cerchiamo di capirne di più all’interno dell’articolo di oggi.

Allarme birra: potrebbe scomparire dagli scaffali. Ecco cosa sta succedendo

Sembra proprio che ci siano difficoltà all’orizzonte anche per questo prodotto. L’acqua resa frizzante tramite sistemi industriali, ormai lo sappiamo, è vittima della carenza di CO2, e per questo motivo è molto difficile trovarla nei supermercati. Chiaramente non stiamo parlando dell’acqua effervescente che non è ritoccata tramite impianti industriali ma ha la presenza di CO2 già dalla fonte, una minima parte rispetto all’acqua frizzante ben più gasata con metodi artificiali.

Al momento, per ovviare il problema bisognerebbe solo affidarsi ad impianti di autoproduzione. A questo si somma anche la carenza d’acqua, indispensabile per la produzione di bevande come coca-cola e birra;  La Repubblica infatti ha stimato una perdita di mille miliardi di litri d’acqua, e quel che è peggio, è che non si sa quando finirà questa crisi. Come dicevamo, sono salve solo le industrie che autoproducono CO2, che in verità, in Italia sono ben poche.

Il resto si affida ai produttori della materia prima che però sono fortemente in crisi, perché l’aumento del costo del gas e dell’ energia si sono tradotti in rincari per i produttori, che acquistano forzosamente a prezzi più elevati e devono rispondere ad una domanda elevata di produzione spinta anche dal forte caldo che si traduce in un consumo più marcato di bevande come l’ acqua frizzante, ma anche coca-cola, aranciata e chinotto.

Il timore sempre più concreto è che a breve possa entrare in crisi anche l’industria che produce la birra. Con l’entrata in crisi dello stabilimento di Yara International di Ferrara, che lavora per il 30% delle aziende d’Italia producendo anidride carbonica, la situazione è ulteriormente peggiorata. Quindi non solo dobbiamo aspettarci dei rincari sul prodotto finito, ma alcuni di essi potrebbero anche diventare momentaneamente introvabili.