Al via il bonus revisione auto 2023: requisiti e domanda
Finalmente si parte con la possibilità di sfruttare un interessante contributo utile ad ammortizzare i costi della revisione che i guidatori devono sostenere con cadenza biennale ai propri veicoli. Scopriamo di cosa si tratta e come è possibile richiederlo nelle prossime righe.
Siamo oramai arrivati all’ultimo anno in cui è possibile sfruttare il bonus “veicoli sicuri”. Ciò vuol dire che tutti coloro che sono intenzionati a revisionare il proprio mezzo a partire dallo scorso 3 aprile, avranno la possibilità di effettuare domanda di recupero di un contributo quantificabile in 9,95 euro.
Questo contributo ha come scopo quello di ammortizzare gli aumenti applicati nell’ultimo periodo dai centri revisione e dalle officine autorizzate. Ricordiamo che si è passati dai precedenti 66,88 euro, agli attuali 78,85 euro,ciò è dovuto all’incremento della tariffa ministeriale che vede lievitare i propri costi da 45 euro a 54,95 euro. È stata di fatto confermata l’intenzione del nuovo governo ti tenere ancora questa agevolazione fruibile affinché possano essere ancora ammortati gli aumenti fino a scadenza del bonus “veicoli sicuri”.
La fruizione di questo bonus è possibile solo dopo aver effettuato il collaudo, solo a decorrere da quel momento sarà possibile accedere tramite CIE, CNS o Spid alla piattaforma del MIT a questo indirizzo, ed inserire tutti i dati richiesti al fine di ottenere il rimborso di euro 9,95. Per quel che concerne i documenti da tenere pronti all’atto della registrazione della domanda, occorre un iban per l’accredito con tutti i dati dell’intestatario del conto sul quale verrà bonificato l’importo, la data in cui è stata effettuata la revisione e l’indirizzo email.
Una volta conclusa correttamente la registrazione della domanda, verrà prodotto un codice di pratica da segnarsi qualora si necessiti di assistenza in caso di problemi. Ricordiamo che il bonus è fruibile per un solo veicolo e soltanto per una volta; le risorse stanziate dal MIT per questo bonus sono di 4 milioni di euro all’anno, esauriti i fondi, non sarà più richiedibile. Rammentiamo inoltre che l’anno corrente è l’ultimo anno nel quale il bonus è fruibile.
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