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Aggressività multe autovelox: col nuovo DL queste le tutele per gli automobilisti

Aggressività multe autovelox: col nuovo DL queste le tutele per gli automobilisti

Le multe autovelox più o meno discutibili continuano a rimanere il pomo della discordia tra tra gli automobilisti e gli organi deputati alla repressione. Il motivo è semplice: la giurisprudenza è in continua evoluzione e ciascuna pronuncia apre prospettive nuove o più facilmente crea nuovi problemi sia per gli utenti della strada che per le forze di polizia.

Ma qualche volta apre pure spiragli a favore dei trasgressori, che possono riuscire a farsi dare ragione e a non pagare le multe.

Aggressività multe autovelox: col nuovo DL modifiche e tutele per gli automobilisti

Ma quali sono le importanti modifiche e tutele per automobilisti in arrivo con il nuovo decreto 2022?

La prima modifica ha a che fare con la visibilità delle postazioni autovelox così come condizionato anche dall’ordinanza 4007/22 della Cassazione. Una seconda prevede il potenziamento della segnaletica di preavviso.

Ancora: l’apparato non potrà più essere a bordo di un veicolo senza targa di servizio. La segnaletica di preavviso dovrà essere ingrandita e potenziata; inoltre bisogna che ci siano almeno due avvisi per ogni senso di marcia dell’autovelox.

Infine dovrà essere resa più puntuale e precisa la rendicontazione al ministero delle somme riscosse con gli autovelox.

Della contestazione deve essere redatto verbale, il quale dovrà anche riportare le dichiarazioni di cui gli interessati chiedano l’inserimento. Il verbale, che può essere redatto anche con l’ausilio di sistemi informatici, contiene la sommaria descrizione del fatto, gli elementi essenziali per l’identificazione del multato e la targa del mezzo.

I limiti e i ricorsi

I limiti di velocità da rispettare sono quattro: 130 all’ora sulle autostrade ovvero 150 se ci sono tre corsie; 110 per le strade extraurbane principali; 90 per le strade extraurbane secondarie e per le strade extraurbane locali; 50 chilometri orari per le strade nei centri abitati con la possibilità di alzare il limite a 70 per alcune strade urbane.

La multa può essere impugnata davanti al giudice di pace o al prefetto. Nel primo caso occorre farlo entro 30 giorni, anche senza avvocato, ma attenzione, l’impugnazione non è gratuita. Contro una decisione negativa si può appellare in 30 giorni.

Il ricorso al prefetto è gratuito e può essere proposto anche senza avvocato entro 60 giorni dal ricevimento della multa. La decisione negativa può essere appellata nell’arco di 30 giorni innanzi al giudice di pace.

 

 

Adriano

Lettore onnivoro e disordinato. Giornalista di cronaca locale e di tutto un po'. Scrivere è come una droga, ma almeno per quello non ti arrestano.

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