Addio ISEE, in arrivo il quoziente familiare: quali sono le differenze
Addio ISEE: è in arrivo il nuovo quoziente familiare. Ecco quale potrebbe essere la rivoluzione in atto.
C’è aria di novità in arrivo con il quoziente familiare che sostituirà l’ISEE: è quanto ha annunciato il Premier del Governo Giorgia Meloni in un discorso alle Camere. È in arrivo un nuovo patto fiscale basato sulla riforma dell’Irpef con l’introduzione del quoziente familiare. Già altri paesi dell’Europa, tra cui la Francia e la Germania, utilizzano il quoziente familiare, che potrebbe essere adottato anche dall’Italia. La stagnazione, la crisi strutturale ed occupazionale contribuiscono ad incrementare la denatalità.
L’Esecutivo targato Giorgia Meloni sta studiando un nuovo modello fiscale che non contribuisca a “strangolare” le famiglie e le imprese e consenta di superare l’attuale utilizzo dell’ISEE. Nel discorso programmatico Giorgia Meloni ha spiegato la possibile introduzione di un sistema di tassazione che miri a tenere debitamente conto della composizione della famiglia, con aliquote diverse a seconda del numero dei componenti e del reddito dichiarato.
In effetti il quoziente familiare è un modello che affonda le radici negli anni Trenta del XX secolo ed era stato introdotto per contrastare il declino demografico ed il problema della natalità. Dunque, gli italiani dovranno dire addio all’ISEE e dare il benvenuto al quoziente familiare? Scopriamo quale potrebbe essere la novità in arrivo.
Una delle tante novità in arrivo è quella della possibile introduzione del quoziente familiare che potrebbe sostituire definitivamente l’ISEE. Il quoziente familiare va a calcolare l’intero reddito del nucleo familiare e non più quello personale. Ogni guadagno viene sommato all’interno del nucleo familiare e viene diviso per dei coefficienti, che tengano conto di quante persone vivono nello stesso nucleo familiare.
Questo modello di calcolo sarebbe fiscalmente meno oneroso per il mantenimento della prole. Ad esempio, la Francia adotta il quoziente familiare e prevede l’applicazione di una deduzione forfettaria pari a dieci punti percentuali al reddito lordo familiare.
Con l’introduzione del quoziente familiare in Italia ogni famiglia potrebbe risparmiare ogni anno fino ad 800 euro. E’ quanto stima Eurispes, che ha sottolineato come il risparmio andrebbe ad incrementare con il crescere del reddito e del numero dei componenti dei nuclei familiari. Alla perdita delle entrate nelle casse erariali ci potrebbe essere un incremento dei consumi delle famiglie.
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